D’Annunzio, De Ambris e la Repubblica Socialista di Fiume
La Reggenza Italiana del Carnaro, ovvero Gabriele D’Annunzio, Alceste De Ambris e il socialismo dello Stato Libero di Fiume
Questa pagina contiene documenti, in buona parte liberamente scaricabili, direttamente o indirettamente legati all’impresa di Fiume (1919-1920) e al tentativo di creare nella città uno “Stato libero” la cui natura socialista e libertaria è attestata dalla sua Costituzione, nota come Carta del Carnaro, redatta da Alceste De Ambris e Gabriele D’Annunzio e promulgata dalla Reggenza Italiana del Carnaro, proclamata pochi mesi prima. Tale Costituzione è il momento culminante di un processo rivoluzionario, socialista e libertario, iniziato in Italia nei primi anni del XX secolo.
Agli inizi del Novecento, infatti, si sviluppano movimenti di sinistra fortemente critici nei confronti del Partito Socialista, ritenuto inadeguato a difendere gli interessi dei lavoratori e troppo compromesso con la classe borghese.
Ne fanno parte i nazionalisti, che sotto la guida di Corradini si collocano a sinistra; i futuristi, il cui partito è su posizioni anarchiche, laiche, anticlericali; gli irredentisti, per i quali l’ampliamento dei confini alle “terre irredente” deve accompagnarsi a una riforma completa della struttura economica del Paese e dei rapporti di classe; i sindacalisti rivoluzionari, che hanno ben chiaro il primato della società sullo Stato, del lavoro sulla proprietà, e vogliono usare il sindacato come strumento rivoluzionario.
Poi, naturalmente, ci sono D’Annunzio e Mussolini. Il primo trasformerà questo amalgama di movimenti diversi in un progetto organico, che si incarna nell’impresa di fiume e nella Costituzione ideata insieme al sindacalista rivoluzionario Alceste de Ambris; il secondo, Mussolini, abbandona la battaglia del Poeta, si accorda con Giolitti per la resa di Fiume e, dopo l’inevitabile uscita di scena di D’Annunzio, si impadronisce di tutta l’immagine legata al fiumanesimo, si propone come erede del Poeta, ma ne tradisce tutti i valori di democrazia, libertà e rivoluzione sociale.
DOCUMENTI
Georges Sorel, Enrico Leone: La Dalmazia è terra d’Italia (1919) – PDF GRATUITO