{"id":2173,"date":"2023-12-12T14:08:08","date_gmt":"2023-12-12T14:08:08","guid":{"rendered":"https:\/\/interculturalita.it\/?p=2173"},"modified":"2024-03-01T16:06:00","modified_gmt":"2024-03-01T16:06:00","slug":"pier-francesco-zarcone-il-ricorrente-problema-etico-dellantico-testamento","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/interculturalita.it\/pier-francesco-zarcone-il-ricorrente-problema-etico-dellantico-testamento\/","title":{"rendered":"Pier Francesco Zarcone: Il ricorrente problema etico dell’Antico Testamento"},"content":{"rendered":"

Pier Francesco Zarcone:
\nIl ricorrente problema etico dell’Antico Testamento<\/h3>\n

Problema che viene riaperto dal recente massacro di Gaza a motivo della giustificazione con argomenti biblici fattane dalla leadership<\/em> dell\u2019entit\u00e0 sionista denominata Israele, occupante abusiva e razzista della Palestina fin dal 1948. Il premier<\/em> Benjamin Netanyahu di recente ha giustificato questo massacro col preciso riferimento biblico ad Amalek:<\/p>\n

\u00abDovete ricordare ci\u00f2 che Amalek vi ha fatto, dice la nostra Sacra Bibbia. E noi lo ricordiamo. E combattiamo. Le nostre coraggiose truppe e i combattenti che ora si trovano a Gaza e in tutte le altre regioni di Israele si uniscono alla catena di eroi ebrei, una catena che era iniziata 3.000 anni fa, da Giosu\u00e8 ben Nun, fino agli eroi del 1948, della Guerra dei Sei Giorni, della Guerra dell\u2019Ottobre 73 e di tutte le altre guerre di questo Paese. Le nostre eroiche truppe hanno un obiettivo principale e supremo: sconfiggere completamente il nemico assassino e garantire la nostra esistenza in questo Paese\u00bb.<\/em><\/p>\n

Riprenderemo in seguito l\u2019argomento per stabilire che non si \u00e8 trattato di un impazzimento di Netanyahu n\u00e9 di una sua esegesi biblica ad usum delphini<\/em>. Prima tuttavia vanno fatte alcune considerazioni circa il dominante luogo comune sugli Ebrei e i Cristiani instaurato da papa Wojtyla.<\/p>\n

\u00c8 quasi impossibile combattere i luoghi comuni ideologici, politici e religiosi, che spesso assumono la forza dei dogmi, a meno che\u2026 a meno che non cambino idea proprio i \u201csignori del pensiero\u201d che furono la fonte della loro creazione. La \u201ccreativit\u00e0 originaria\u201d ed il cambio di idea avvengono entrambi per opportunismo. Il persistere della forza trainante di queste \u201cguide mentali\u201d viene attestato dal non interrotto zelo dei seguaci immuni da senso critico, cos\u00ec come senza autocritica avviene il cambio di luogo comune. Va infatti evitato il rischio che i \u201cdestinatari\u201d (in realt\u00e0 sarebbe pi\u00f9 esatto parlare di \u201cpopolo bue\u201d, tuttavia\u2026) comincino a prendere gusto alla riflessione critica e comincino a svilupparla autonomamente.<\/p>\n

Caso tipico \u00e8 stato il passaggio degli Ebrei dalla plurisecolare accusa di deicidio alla wojtyliana categoria di \u201cfratelli maggiori della fede\u201d, passaggio anch\u2019esso recepito senza grandi opposizioni dal gregge romano-cattolico. Le masse di seguaci del Vaticano sono abituate da circa duemila anni a digerire dogmatiche di vario tipo, sono catechizzate alla bella e meglio (quando lo sono state, perch\u00e9 il loro tasso di ignoranza religiosa \u00e8 elevatissimo), la Bibbia l\u2019hanno forse vista nella vetrina o nello scaffale di un negozio di libri ma non ne conoscono il contenuto (a parte i passaggi biblici letti durante le loro liturgie e pi\u00f9 uditi che ascoltati); e quindi hanno mandato gi\u00f9 senza sforzo apparente la nova lectio<\/em> wojtyliana sugli Ebrei fratelli maggiori.<\/p>\n

Per chi non faccia parte della Chiesa di Roma, conosca la Bibbia ed il suo cervello non sia stato portato ad alcun ammasso, tale fraternit\u00e0 \u00e8 del tutto priva di fondamento. Esaminiamola in s\u00e9, a prescindere dalle tesi (ovviamente poco conosciute) che vedono in Woityla una persona giuridicamente ebrea in quanto figlio di madre con tutta probabilit\u00e0 ebrea [1]<\/a>. Sta di fatto che filoebraico lo era, come dimostrato dai suoi atti.<\/p>\n

Questo aspetto nulla ha a che vedere con l\u2019averlo proclamato santo: anche gli Apostoli erano ebrei ed anche il famigerato Juan de Torquemada (1388-1468) veniva da una famiglia di ebrei convertiti. Semmai la \u201csantit\u00e0\u201d di Wojtyla \u00e8 discutibile per motivi modani, materiali e finanziari. L\u2019inusitata \u201cfratellanza\u201d affermata dal papa polacco va sottoposta ad una sorta di esame del DNA, teologico ovviamente.<\/p>\n

Non si vuole certo aderire alle tesi di quanti, per ceti versi emuli dell\u2019eretico Marcione (85-160), argomentano che anticamente le Chiese cristiane avrebbero fatto meglio a conservare dell\u2019Antico Testamento solo la Genesi (che si chiude con la morte di Giacobbe e Giuseppe).<\/p>\n

Tesi pi\u00f9 emozionale che oggettivamente fondata, non tenendo conto di alcuni importantissimi elementi, non riducibili alla perdita qualitativa derivante dal buttare via i Libri Profetici e Sapienziali abbandonandoli alla sola ermeneutica del rabbinismo fariseo. Infatti il complesso dell\u2019Antico Testamento si \u00e8 sempre rivelato un prezioso contenitore di preaccenni utilissimi circa il futuro avvento del Messia, Figlio di Dio e Seconda Persona della Trinit\u00e0, e non mero profeta ebreo.<\/p>\n

Non da oggi il relativismo scettico dell\u2019Occidente liquida le diversit\u00e0 fra le religioni, particolarmente per quelle monoteiste, ricorrendo al ritornello, ormai usurato ma sempre \u201cin servizio\u201d secondo cui \u201ctanto Dio \u00e8 sempre lo stesso\u201d. Con rispetto per chi legge, si tratta di una monumentale cazzata, innanzi tutto dimostrata tale dalle biblioteche di volumi di studi di storia delle religioni e di religioni comparate.<\/p>\n

Qui non si tratta di negare che nella Sua mera oggettivit\u00e0<\/strong> Dio resti lo stesso a prescindere da come lo si denomini e dalla teologia di volta in volta costruitagli attorno. Il punto \u00e8 che, se i modi di intendere e di presentare Dio sono molto divergenti o addirittura antitetici, allora il Dio di un determinato versante risulta \u201caltro\u201d da quello di un versante diverso.<\/p>\n

Sia l\u2019Antico sia il Nuovo Testamento non sono \u201cparola di Dio\u201d, come invece spesso mistificano Romano-Cattolici e Protestanti vari. Si tratta di opere umane di cui non si hanno pi\u00f9 le redazioni originarie, ma che ad esse viene riconosciuto un carattere \u201cispirato\u201d. Se cos\u00ec non fosse allora s\u00ec che l\u2019Antico Testamento dovrebbe essere gettato via, a parte i Libri Sapienziali, riducendosi ad una non sempre interessante n\u00e9 paradigmatica storia dei fatti e della cultura di un sanguinario micro-popolo del Vicino Oriente, rimasto sterilmente aggressivo una volta stanziatosi in Palestina e fronteggiato da potenze ben maggiori; spesso traditore verso il Dio dell\u2019Alleanza ma sempre devoto al culto mondano dei traffici e del dio-denaro [2]<\/a>, come sostenne Marx.<\/p>\n

Non basta dire che i contenuti religiosi della Bibbia ebraica vanno presi con le molle e solo per i preannunci prodromici alla Rivelazione cristiana in essa individuabili; va aggiunto che i c.d. Libri Storici pongono problemi fondamentali circa la loro veridicit\u00e0 per l\u2019appunto storica. Di quanto essi attestano, dall\u2019Esodo<\/em> ai regni di Davide e Salomone \u2013 risalenti a circa 2000 anni prima di Cristo \u2013 non si hanno riscontri n\u00e9 documentaali n\u00e9 archeologici. Per esempio l\u2019antica storiografia egizia tace su Mos\u00e8 e sull\u2019Esodo<\/em>, del Tempio di Salomone non sono state rinvenute tracce, Gerusalemme capitale di Davide e Salomone \u00e8 come la citt\u00e0 perduta dell\u2019Eldorado, e cos\u00ec via.<\/p>\n

Si tratta di narrazioni pseudostoriche da considerare come pi\u00f9 ci piace, ma non certo come fonti per attestare la realt\u00e0 di personaggi e fatti. Allo stato delle cose non \u00e8 possibile stabilire cosa essi coprano. E guarda caso, il tema della storicit\u00e0 dell\u2019antico regno di Israele \u00e8 assai poco studiato!<\/p>\n

La concezione ebraica del divino, che domina il Vecchio Testamento, non fu sempre la stessa. Alle origini il c.d. Dio di Israele non ebbe assolutamente i caratteri del creatore universale e del filantropo verso tutte le creature, bens\u00ec quelli del sanguinario dio guerriero di un popolo conquistatore la cui indiscriminata \u201cmacelleria umana\u201d era giusta perch\u00e9 assertivamente voluta dal proprio dal suo dio e comunque compiuta dal \u201cpopolo eletto\u201d. Successivamente \u2013 come risulta dalle stesse nelle pagine bibliche – vennero abbandonate la prassi e la teorizzazione della guerra di sterminio, forse anche a seguito della catastrofe politica che port\u00f2 alla fine delle monarchie israelitiche. Subentr\u00f2 la visione aperta dei grandi profeti che accoglieva le altre nazioni accanto a Israele.<\/p>\n

Ma il guaio \u00e8 che essendo possibile altres\u00ec nella Bibbia ebraica trovare tutto e il contrario di tutto, senza un accorto sistema ermeneutico si hanno terreni fertili per le pulsioni di odio e violenza dei c.d. fondamentalisti, che spesso sono dei poveracci frustrati ma indottrinati ed organizzati da sataniche guide. Ne risulta che per Ebrei e Protestanti di questa fatta i primi libri della Bibbia sono indiscussi punti di riferimento a prescindere dalle implicazioni morali ed etiche.<\/p>\n

Due grandi mistificazioni hanno fuorviato molti immaginari collettivi dal secolo scorso: la conquista del West e il processo di nascita dell\u2019entit\u00e0 sionista di Israele [3]<\/a>. Fin dal loro avvento in Palestina i primi coloni ebrei esercitarono violenza e razzismo sulla popolazione araba, quasicch\u00e9 loro stessi non fossero andati in Palestina per sfuggire a violenze e razzismo. Come mai? Domanda difficile, ma sta di fatto che per millenni la situazione politica costrinse gli Ebrei alla sottomissione in un mondo dominato da goyim<\/em>, termine diventato dispregiativo per designare i non Ebrei. Ragion per cui l\u2019aggressivit\u00e0 ebraica dovette rimanere latente. Fino a quando \u2013 ulteriormente mutate le le condizioni politiche \u2013 i deboli di ieri (ma pur sempre \u201cpopolo eletto\u201d) poterono tornare a sfoderare le unghie contro altri umani ancora pi\u00f9 deboli. E tornarono di attualit\u00e0, come guida illuminante, le pagine pi\u00f9 sanguinose dell\u2019Antico Testamento.<\/p>\n

L\u2019arma ideologica della rinata aggressivit\u00e0 ebraica fu notoriamente il sionismo, in genere presentato come ideologia laica e nazionalista. Invece senza il simonismo religioso esso non sarebbe nato.<\/p>\n

I testi biblici maggiormente genocidari riguardano la conquista della Palestina. Atroce \u00e8 il Libro di Giosu\u00e8<\/em>: un inno al genocidio sacro, animali domestici inclusi. Ma anche la parte biblica riguardante il profeta Samuele fa la sua parte, e ad essa si \u00e8 riferito Netanyahu\u00a0 col caso degli Amaleciti. Dio in persona (sic!) aveva ordinato agli Ebrei di sterminare tutti<\/u> gli Amaleciti, popolazione araba locale che si opponeva a Israele: \u00abcancellare il ricordo di Amalec sotto il cielo<\/em>\u201d\u00bb (Deuteronomio<\/em> 25,19).<\/p>\n

Re Saul venne incaricato di questo \u201cnobile compito\u201d: \u00abUccidi l\u2019uomo e la donna, il bambino e il lattante, il bue e la pecora, il cammello e l\u2019asino<\/em>\u00bb (1 Samuele<\/em> 15,8). Ma Saul non dette corso al massacro e risparmi\u00f2 lo stesso re amalecita Agag. Il libro di Samuele presenta ci\u00f2 come causa della rovina di Saul e del suo impazzimento, e il dio di Israele dice: \u00abMi pento di aver fatto re Saul, poich\u00e9 egli \u00e8 venuto meno alla sua fedelt\u00e0 nei miei confronti e non ha eseguito i miei ordini<\/em>\u00bb (15,11).<\/p>\n

A fare a pezzi Agag ci pens\u00f2 Samuele, titolare di una linea di comunicazione diretta con dio, al pari di tanti esponenti del Protestantesimo. Davide avrebbe preso il posto di Saul, mostrando di avere appreso la lezione: fece passare gli abitanti di Rabba \u00absotto seghe, erpici di ferro e asce di ferro, e li fece passare attraverso il forno per mattoni; e cos\u00ec fece con tutte le citt\u00e0 dei figli di Ammon<\/em>\u00bb (2 Samuele 12:31).<\/p>\n

Come esempio del non impazzimento di Netanyahu valga \u2013 paradigmaticamente \u2013 l\u2019atroce conferenza del rabbino Eliyahu Kin<\/a>, nel 2009, proprio sulla questione: \u201cPerch\u00e9 gli Ebrei devono distruggere Amalek?\u201d. Gli Amaleciti hanno ricevuto il meritato castigo per essersi opposti alla volont\u00e0 di Dio. Sterminare Amalek era bene, mentre salvare un solo Amalecita era male. Sterminare Amalek \u00e8 l\u2019espressione della bont\u00e0 di dio (!), e si deve amare ci\u00f2 che dio ama \u00e8 odiare ci\u00f2 che dio odia\u201d, quindi odiare Amalek \u00e8 amare Dio. Su questa teologia ebraica dell\u2019odio divino obbligatorio per \u00a0i suoi seguaci ci sarebbe da ascrivere almeno un trattatello.<\/p>\n

Naturalmente per il rabbi <\/em>Eliyahu Kin le cose vanno viste pure al rovescio: gli Amaleciti sono malvagi anche perch\u00e9 si oppongono alla Torah<\/em> in cui Dio ordina di sterminarli. In fondo la dialettica propagandistica del dott. Goebbels era di livello inferiore. Per Eliyahu Kinn (ma non solo per lui) Amalek era un concentrato di odio, e gli Ebrei devono odiare l\u2019odio tranne quello di dio per Amalek. La visita ad uno specialista di malattie mentali di origine religiosa sarebbe filantropicamente consigliabile.<\/p>\n

Ma si tratta di una malattia collettiva estesasi dai redattori di queste parti della Bibbia ebraica a tanti Ebrei dei secoli a venire, per i quali dio avrebbe dato loro il diritto di commettere genocidi, di impadronirsi delle terre e dei beni di altri popoli ovviamente predemonizzati, (Deuteronomio<\/em> 7,16), di \u00abdistruggerli con una enorme distruzione finch\u00e9 non siano distrutti\u00bb(Deuteronomio<\/em> 7,23), perch\u00e9 Israele \u00e8 un popolo \u201csanto\u201d, una razza padrona tra le altre razze (Deuteronomio<\/em> 7,6).<\/p>\n

Yahweh o Adonai della Bibbia ebraica viene in genere, ma erroneamente, identificato col Dio-Padre della Trinit\u00e0 cristiana. In un nostro precedente scritto [4]<\/a> l\u2019argomento fu ampiamente trattato, sottolineando (come gi\u00e0 aveva capito Calvino) che ad operare nel Vecchio Testamento \u00e8 invece il L\u00f3gos<\/em>, la seconda persona trinitaria incarnatasi secoli dopo in Ges\u00f9 di Nazareth. Si tratta di una tesi solidamente argomentata, ragion per cui l\u2019identificazione del L\u00f3gos<\/em> col crudele dio ebraico ha qualcosa di satanico; ma quand\u2019anche ci si attenesse alla tesi tradizionale di Yahweh=Dio-Padre, non meno demoniaco sarebbe il considerare divini gli ordini per il massacro indiscriminato di esseri umani.<\/p>\n

Chi lo predica e chi compie il massacro appartengono alle schiere dell\u2019Anticristo, mai cos\u00ec agguerrite come ai nostri tempi.<\/p>\n


\n

Note<\/p>\n

[1]<\/a> Cfr. Maurizio Blondet, Allora era proprio vero: Giovanni Paolo II era ebreo (forse franquista), in <\/em>Chiesa viva, N. 388, Novembre 2006, pp. 6-7. Argomento ripreso dal Manchester Evening News<\/em> il 29.8.2005 (l\u2019articolo si trova in https:\/\/www.manchestereveningnews.co.uk\/news\/local-news\/the-pope-was-jewish-says-historian-1067739<\/a>).<\/p>\n

[2]<\/a> Karl Marx, Sulla questione ebraica<\/em>, Bompiani, Milano 2007.<\/p>\n

[3]<\/a> Hollywood \u00e8 il poderoso agente parzialmente occulto del sionismo yankee<\/em>, coi suoi prodotti sovente ben confezionati. Nel 1960 usc\u00ec il film Exodus<\/em>, un\u2019esaltazione della nascita dell\u2019entit\u00e0 sionista Israele. Ottimo film dotato di una trascinante e suggestiva colonna sonora. Nel 1967 la c.d. \u201cguerra dei 6 giorni\u201d, che molti di noi vissero come se si trattasse del sequel <\/em>di quel film: l\u2019ignoranza storica sulla questione palestinese era totale all\u2019epoca.<\/p>\n

[4]<\/strong><\/a> La \u201cdivinizzazione\u201d del Cristo nel quadro del \u201cmonoteismo\u201d giudaico<\/em>, in Studi Interculturali<\/em>, n. 2, 2023.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Pier Francesco Zarcone: Il ricorrente problema etico dell’Antico Testamento Problema che viene riaperto dal recente massacro di Gaza a motivo della giustificazione con argomenti biblici fattane dalla leadership dell\u2019entit\u00e0 sionista denominata Israele, occupante abusiva e razzista della Palestina fin dal 1948. Il premier Benjamin Netanyahu di recente ha giustificato questo massacro col preciso riferimento biblico ad Amalek: \u00abDovete ricordare ci\u00f2 che Amalek vi ha fatto, dice la nostra Sacra Bibbia. E noi lo ricordiamo. E combattiamo. Le nostre coraggiose truppe e i combattenti che ora si trovano a Gaza e in tutte le altre regioni di Israele si uniscono alla catena di eroi ebrei, una catena che era iniziata 3.000 anni fa, da Giosu\u00e8 ben Nun, fino agli eroi del 1948, della Guerra dei Sei Giorni, della Guerra dell\u2019Ottobre 73 e di tutte le altre guerre di questo Paese. Le nostre eroiche truppe hanno un obiettivo principale e supremo: sconfiggere completamente il nemico assassino e garantire la nostra esistenza in questo Paese\u00bb. Riprenderemo in seguito l\u2019argomento per stabilire che non si \u00e8 trattato di un impazzimento di Netanyahu n\u00e9 di una sua esegesi biblica ad usum delphini. Prima tuttavia vanno fatte alcune considerazioni circa il dominante luogo comune sugli Ebrei e i Cristiani instaurato da papa Wojtyla. \u00c8 quasi impossibile combattere i luoghi comuni ideologici, politici e religiosi, che spesso assumono la forza dei dogmi, a meno che\u2026 a meno che non cambino idea proprio i \u201csignori del pensiero\u201d che furono la fonte della loro creazione. La \u201ccreativit\u00e0 originaria\u201d ed il cambio di idea avvengono entrambi per opportunismo. Il persistere della forza trainante di queste \u201cguide mentali\u201d viene attestato dal non interrotto zelo dei seguaci immuni da senso critico, cos\u00ec come senza autocritica avviene il cambio di luogo comune. Va infatti evitato il rischio che i \u201cdestinatari\u201d (in realt\u00e0 sarebbe pi\u00f9 esatto parlare di \u201cpopolo bue\u201d, tuttavia\u2026) comincino a prendere gusto alla riflessione critica e comincino a svilupparla autonomamente. Caso tipico \u00e8 stato il passaggio degli Ebrei dalla plurisecolare accusa di deicidio alla wojtyliana categoria di \u201cfratelli maggiori della fede\u201d, passaggio anch\u2019esso recepito senza grandi opposizioni dal gregge romano-cattolico. Le masse di seguaci del Vaticano sono abituate da circa duemila anni a digerire dogmatiche di vario tipo, sono catechizzate alla bella e meglio (quando lo sono state, perch\u00e9 il loro tasso di ignoranza religiosa \u00e8 elevatissimo), la Bibbia l\u2019hanno forse vista nella vetrina o nello scaffale di un negozio di libri ma non ne conoscono il contenuto (a parte i passaggi biblici letti durante le loro liturgie e pi\u00f9 uditi che ascoltati); e quindi hanno mandato gi\u00f9 senza sforzo apparente la nova lectio wojtyliana sugli Ebrei fratelli maggiori. Per chi non faccia parte della Chiesa di Roma, conosca la Bibbia ed il suo cervello non sia stato portato ad alcun ammasso, tale fraternit\u00e0 \u00e8 del tutto priva di fondamento. Esaminiamola in s\u00e9, a prescindere dalle tesi (ovviamente poco conosciute) che vedono in Woityla una persona giuridicamente ebrea in quanto figlio di madre con tutta probabilit\u00e0 ebrea [1]. Sta di fatto che filoebraico lo era, come dimostrato dai suoi atti. Questo aspetto nulla ha a che vedere con l\u2019averlo proclamato santo: anche gli Apostoli erano ebrei ed anche il famigerato Juan de Torquemada (1388-1468) veniva da una famiglia di ebrei convertiti. Semmai la \u201csantit\u00e0\u201d di Wojtyla \u00e8 discutibile per motivi modani, materiali e finanziari. L\u2019inusitata \u201cfratellanza\u201d affermata dal papa polacco va sottoposta ad una sorta di esame del DNA, teologico ovviamente. Non si vuole certo aderire alle tesi di quanti, per ceti versi emuli dell\u2019eretico Marcione (85-160), argomentano che anticamente le Chiese cristiane avrebbero fatto meglio a conservare dell\u2019Antico Testamento solo la Genesi (che si chiude con la morte di Giacobbe e Giuseppe). Tesi pi\u00f9 emozionale che oggettivamente fondata, non tenendo conto di alcuni importantissimi elementi, non riducibili alla perdita qualitativa derivante dal buttare via i Libri Profetici e Sapienziali abbandonandoli alla sola ermeneutica del rabbinismo fariseo. Infatti il complesso dell\u2019Antico Testamento si \u00e8 sempre rivelato un prezioso contenitore di preaccenni utilissimi circa il futuro avvento del Messia, Figlio di Dio e Seconda Persona della Trinit\u00e0, e non mero profeta ebreo. Non da oggi il relativismo scettico dell\u2019Occidente liquida le diversit\u00e0 fra le religioni, particolarmente per quelle monoteiste, ricorrendo al ritornello, ormai usurato ma sempre \u201cin servizio\u201d secondo cui \u201ctanto Dio \u00e8 sempre lo stesso\u201d. Con rispetto per chi legge, si tratta di una monumentale cazzata, innanzi tutto dimostrata tale dalle biblioteche di volumi di studi di storia delle religioni e di religioni comparate. Qui non si tratta di negare che nella Sua mera oggettivit\u00e0 Dio resti lo stesso a prescindere da come lo si denomini e dalla teologia di volta in volta costruitagli attorno. Il punto \u00e8 che, se i modi di intendere e di presentare Dio sono molto divergenti o addirittura antitetici, allora il Dio di un determinato versante risulta \u201caltro\u201d da quello di un versante diverso. Sia l\u2019Antico sia il Nuovo Testamento non sono \u201cparola di Dio\u201d, come invece spesso mistificano Romano-Cattolici e Protestanti vari. Si tratta di opere umane di cui non si hanno pi\u00f9 le redazioni originarie, ma che ad esse viene riconosciuto un carattere \u201cispirato\u201d. Se cos\u00ec non fosse allora s\u00ec che l\u2019Antico Testamento dovrebbe essere gettato via, a parte i Libri Sapienziali, riducendosi ad una non sempre interessante n\u00e9 paradigmatica storia dei fatti e della cultura di un sanguinario micro-popolo del Vicino Oriente, rimasto sterilmente aggressivo una volta stanziatosi in Palestina e fronteggiato da potenze ben maggiori; spesso traditore verso il Dio dell\u2019Alleanza ma sempre devoto al culto mondano dei traffici e del dio-denaro [2], come sostenne Marx. Non basta dire che i contenuti religiosi della Bibbia ebraica vanno presi con le molle e solo per i preannunci prodromici alla Rivelazione cristiana in essa individuabili; va aggiunto che i c.d. Libri Storici pongono problemi fondamentali circa la loro veridicit\u00e0 per l\u2019appunto storica. Di quanto essi attestano, dall\u2019Esodo ai regni di Davide e Salomone \u2013 risalenti a circa 2000 anni prima di Cristo \u2013 non si hanno riscontri n\u00e9 documentaali n\u00e9 archeologici. Per esempio l\u2019antica storiografia egizia tace su Mos\u00e8 e sull\u2019Esodo, del Tempio di Salomone non sono state rinvenute tracce, Gerusalemme capitale di Davide e Salomone \u00e8 come la citt\u00e0 perduta dell\u2019Eldorado, e cos\u00ec via. Si tratta di narrazioni pseudostoriche da considerare come pi\u00f9 ci piace, ma non certo come fonti per attestare la realt\u00e0 di personaggi e fatti. Allo stato delle cose non \u00e8 possibile stabilire cosa essi coprano. E guarda caso, il tema della storicit\u00e0 dell\u2019antico regno di Israele \u00e8 assai poco studiato! La concezione ebraica del divino, che domina il Vecchio Testamento, non fu sempre la stessa. Alle origini il c.d. Dio di Israele non ebbe assolutamente i caratteri del creatore universale e del filantropo verso tutte le creature, bens\u00ec quelli del sanguinario dio guerriero di un popolo conquistatore la cui indiscriminata \u201cmacelleria umana\u201d era giusta perch\u00e9 assertivamente voluta dal proprio dal suo dio e comunque compiuta dal \u201cpopolo eletto\u201d. Successivamente \u2013 come risulta dalle stesse nelle pagine bibliche – vennero abbandonate la prassi e la teorizzazione della guerra di sterminio, forse anche a seguito della catastrofe politica che port\u00f2 alla fine delle monarchie israelitiche. Subentr\u00f2 la visione aperta dei grandi profeti che accoglieva le altre nazioni accanto a Israele. Ma il guaio \u00e8 che essendo possibile altres\u00ec nella Bibbia ebraica trovare tutto e il contrario di tutto, senza un accorto sistema ermeneutico si hanno terreni fertili per le pulsioni di odio e violenza dei c.d. fondamentalisti, che spesso sono dei poveracci frustrati ma indottrinati ed organizzati da sataniche guide. Ne risulta che per Ebrei e Protestanti di questa fatta i primi libri della Bibbia sono indiscussi punti di riferimento a prescindere dalle implicazioni morali ed etiche. Due grandi mistificazioni hanno fuorviato molti immaginari collettivi dal secolo scorso: la conquista del West e il processo di nascita dell\u2019entit\u00e0 sionista di Israele [3]. Fin dal loro avvento in Palestina i primi coloni ebrei esercitarono violenza e razzismo sulla popolazione araba, quasicch\u00e9 loro stessi non fossero andati in Palestina per sfuggire a violenze e razzismo. Come mai? Domanda difficile, ma sta di fatto che per millenni la situazione politica costrinse gli Ebrei alla sottomissione in un mondo dominato da goyim, termine diventato dispregiativo per designare i non Ebrei. Ragion per cui l\u2019aggressivit\u00e0 ebraica dovette rimanere latente. Fino a quando \u2013 ulteriormente mutate le le condizioni politiche \u2013 i deboli di ieri (ma pur sempre \u201cpopolo eletto\u201d) poterono tornare a sfoderare le unghie contro altri umani ancora pi\u00f9 deboli. E tornarono di attualit\u00e0, come guida illuminante, le pagine pi\u00f9 sanguinose dell\u2019Antico Testamento. L\u2019arma ideologica della rinata aggressivit\u00e0 ebraica fu notoriamente il sionismo, in genere presentato come ideologia laica e nazionalista. Invece senza il simonismo religioso esso non sarebbe nato. I testi biblici maggiormente genocidari riguardano la conquista della Palestina. Atroce \u00e8 il Libro di Giosu\u00e8: un inno al genocidio sacro, animali domestici inclusi. Ma anche la parte biblica riguardante il profeta Samuele fa la sua parte, e ad essa si \u00e8 riferito Netanyahu\u00a0 col caso degli Amaleciti. Dio in persona (sic!) aveva ordinato agli Ebrei di sterminare tutti gli Amaleciti, popolazione araba locale che si opponeva a Israele: \u00abcancellare il ricordo di Amalec sotto il cielo\u201d\u00bb (Deuteronomio 25,19). Re Saul venne incaricato di questo \u201cnobile compito\u201d: \u00abUccidi l\u2019uomo e la donna, il bambino e il lattante, il bue e la pecora, il cammello e l\u2019asino\u00bb (1 Samuele 15,8). Ma Saul non dette corso al massacro e risparmi\u00f2 lo stesso re amalecita Agag. Il libro di Samuele presenta ci\u00f2 come causa della rovina di Saul e del suo impazzimento, e il dio di Israele dice: \u00abMi pento di aver fatto re Saul, poich\u00e9 egli \u00e8 venuto meno alla sua fedelt\u00e0 nei miei confronti e non ha eseguito i miei ordini\u00bb (15,11). A fare a pezzi Agag ci pens\u00f2 Samuele, titolare di una linea di comunicazione diretta con dio, al pari di tanti esponenti del Protestantesimo. Davide avrebbe preso il posto di Saul, mostrando di avere appreso la lezione: fece passare gli abitanti di Rabba \u00absotto seghe, erpici di ferro e asce di ferro, e li fece passare attraverso il forno per mattoni; e cos\u00ec fece con tutte le citt\u00e0 dei figli di Ammon\u00bb (2 Samuele 12:31). Come esempio del non impazzimento di Netanyahu valga \u2013 paradigmaticamente \u2013 l\u2019atroce conferenza del rabbino Eliyahu Kin, nel 2009, proprio sulla questione: \u201cPerch\u00e9 gli Ebrei devono distruggere Amalek?\u201d. Gli Amaleciti hanno ricevuto il meritato castigo per essersi opposti alla volont\u00e0 di Dio. Sterminare Amalek era bene, mentre salvare un solo Amalecita era male. Sterminare Amalek \u00e8 l\u2019espressione della bont\u00e0 di dio (!), e si deve amare ci\u00f2 che dio ama \u00e8 odiare ci\u00f2 che dio odia\u201d, quindi odiare Amalek \u00e8 amare Dio. Su questa teologia ebraica dell\u2019odio divino obbligatorio per \u00a0i suoi seguaci ci sarebbe da ascrivere almeno un trattatello. Naturalmente per il rabbi Eliyahu Kin le cose vanno viste pure al rovescio: gli Amaleciti sono malvagi anche perch\u00e9 si oppongono alla Torah in cui Dio ordina di sterminarli. In fondo la dialettica propagandistica del dott. Goebbels era di livello inferiore. Per Eliyahu Kinn (ma non solo per lui) Amalek era un concentrato di odio, e gli Ebrei devono odiare l\u2019odio tranne quello di dio per Amalek. La visita ad uno specialista di malattie mentali di origine religiosa sarebbe filantropicamente consigliabile. Ma si tratta di una malattia collettiva estesasi dai redattori di queste parti della Bibbia ebraica a tanti Ebrei dei secoli a venire, per i quali dio avrebbe dato loro il diritto di commettere genocidi, di impadronirsi delle terre e dei beni di altri popoli ovviamente predemonizzati, (Deuteronomio 7,16), di \u00abdistruggerli con una enorme distruzione finch\u00e9 non siano distrutti\u00bb(Deuteronomio 7,23), perch\u00e9 Israele \u00e8 un popolo \u201csanto\u201d, una razza padrona tra le altre razze (Deuteronomio 7,6). Yahweh o Adonai della Bibbia ebraica viene in genere, ma erroneamente, identificato col Dio-Padre della Trinit\u00e0 cristiana. In un nostro precedente scritto [4] l\u2019argomento fu ampiamente trattato, sottolineando (come gi\u00e0 aveva capito Calvino) che ad operare nel Vecchio Testamento \u00e8 invece il L\u00f3gos, la seconda persona trinitaria incarnatasi secoli dopo in Ges\u00f9 di…<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":2174,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[42,2],"tags":[1171,232,28,1173,76,1174,1172,35],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/interculturalita.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/2173"}],"collection":[{"href":"https:\/\/interculturalita.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/interculturalita.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/interculturalita.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/2"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/interculturalita.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=2173"}],"version-history":[{"count":3,"href":"https:\/\/interculturalita.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/2173\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":2391,"href":"https:\/\/interculturalita.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/2173\/revisions\/2391"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/interculturalita.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/2174"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/interculturalita.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=2173"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/interculturalita.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=2173"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/interculturalita.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=2173"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}