{"id":1437,"date":"2021-07-18T15:54:39","date_gmt":"2021-07-18T15:54:39","guid":{"rendered":"https:\/\/interculturalita.it\/?p=1437"},"modified":"2024-01-27T12:53:56","modified_gmt":"2024-01-27T12:53:56","slug":"lamor-scortese-fanatismo-pulizia-etnica-trasgressione-nellepoca-dei-re-cosiddetti-cattolici","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/interculturalita.it\/lamor-scortese-fanatismo-pulizia-etnica-trasgressione-nellepoca-dei-re-cosiddetti-cattolici\/","title":{"rendered":"L’amor scortese: Fanatismo, pulizia etnica, trasgressione nell’epoca dei re cosiddetti cattolici"},"content":{"rendered":"

Gianni Ferracuti: L’amor scortese: Fanatismo, pulizia etnica, trasgressione nell’epoca dei re cosiddetti cattolici<\/strong><\/a><\/h3>\n

Indice<\/strong><\/p>\n

Elementare descrizione del quadro storico<\/strong>
\n(Al-Andalus. La reconquista. La societ\u00e0 disuguale. I re cattolici. L’impero asburgico.)<\/p>\n

La singolare modernit\u00e0 dei re cattolici<\/strong>
\n(I re cattolici e l’unit\u00e0. La purezza del sangue. La distribuzione del potere. Il tema dell’onore. Gli intellettuali e l’opposizione.)<\/p>\n

Donna, madonna, maladonna<\/strong>
\n(Limiti dell’autorappresentazione letteraria del medioevo. Il fascino ambiguo della cavalleria. Normalizzazione della cavalleria in Spagna. L’amore non cortese. La situazione in Spagna.)<\/p>\n

Frammenti di normalit\u00e0 nella poesia popolare<\/strong>
\n(L’importanza della poesia popolare. Un esempio di ispirazione provenzale. La personalit\u00e0 autonoma della donna. La donna assume l’iniziativa. La bella mal maritata. Il tema della sessualit\u00e0. Il tema dell’incontro. La donna vendicatrice. Il programma dell’incontro. Qualche scena erotica. Sull’et\u00e0 dell’amore, e altri temi per associazione di idee. La deriva verso l’osceno. Pellegrinaggi e dintorni.)<\/p>\n

Misogini, marrani e cavalieri andati: la dissoluzione dell’amor cortese<\/strong>
\n(Misoginia e cortesia nel Quattrocento. Le radici del razzismo. La satira contro il cavaliere.)<\/p>\n

La Celestina o l’essenza nichilista della modernit\u00e0<\/strong>
\n(L’autore e l’opera. Alcune interpretazioni. Un’idea del nichilismo. Un’idea del realismo. Il tema della magia. La satira dell’amante cortese. Il ritratto di Celestina. La truffa e la retorica. Il tema dell’amore. Il dramma.)<\/p>\n

Lozana, Are\u00fasa Andalusa<\/strong>
\n(Un testo imbarazzante. L’erotico e l’osceno. Il tema della sessualit\u00e0.)<\/p>\n

Bibliografia<\/strong><\/p>\n

\u00abA Madrid, in piena controriforma, sono aperti 800 bordelli per notte: tre prostitute in media per bordello (Celestina ne aveva nove nel suo), con tre clienti per notte, fa oltre 7000 persone, che non possono essere le stesse tutte le notti (se non altro per una questione economica); con una visita ogni settimana, si hanno 50.000 maschi utenti della prostituzione cittadina. Nel Comp\u00e1s di Siviglia c’erano 300 prostitute; poi aggiungi addetti, tenutari, locandieri, fornitori, soldati e studenti… ampie fasce della popolazione in cui il pensiero moralista non ha efficacia.<\/p>\n

Si aggiunga che per secoli nelle campagne si manifesta l\u2019accanita persistenza di usi, costumi e mentalit\u00e0 antiche e arcaiche: nelle superstizioni, che sono diffusissime, come nei comportamenti sessuali? Nelle campagne vive la maggioranza della popolazione, il che pu\u00f2 indurre a credere che il pensiero sessuofobo, nei fatti, condiziona una minoranza della popolazione cristiana europea. A noi sembra pesante e maggioritario, perch\u00e9 esso controlla la scrittura, e perch\u00e9 poi prevale storicamente con la controriforma, imponendo un\u2019interpretazione faziosa del passato storico precedente, da cui bisogna cautelarsi.<\/p>\n

La diffusione della prostituzione come fatto lecito e socialmente accettato, la costante presenza di una tradizione letteraria oscena, in ambiente colto e popolare, fanno pensare che alcuni punti di vista comunemente ritenuti moderni fossero gi\u00e0 presenti nel medioevo, anche se non trovavano trascrizione nei testi.<\/p>\n

Sembra indiscutibile l\u2019abissale distanza tra il medioevo ufficiale e quello reale. Le Goff si chiedeva se fosse esistita una morale per i signori e una per i villani. Pi\u00f9 probabilmente, \u00e8 esistita una morale ufficiale e teorica che n\u00e9 i signori n\u00e9 i villani rispettavano, anche se questi ultimi potevano sempre ritrovarsi sotto i rigori della legge (per una denuncia, o vittime di altri interessi), da cui i signori erano protetti. Data questa dualit\u00e0, i nuovi soggetti che accedono alla scrittura, e tra questi gli umanisti di formazione laica, trovano nel loro orizzonte culturale una teoria morale inapplicata (che non condividono) e una prassi quotidiana che non hanno ragione di condannare, e nella loro scrittura trasformano questa prassi in tema letterario\u00bb.<\/p>\n

Disponibile in formato cartaceo<\/a><\/p>\n

Pagina dell’autore<\/a><\/p>\n