{"id":1417,"date":"2021-05-15T17:03:54","date_gmt":"2021-05-15T17:03:54","guid":{"rendered":"https:\/\/interculturalita.it\/?p=1417"},"modified":"2024-01-27T13:01:46","modified_gmt":"2024-01-27T13:01:46","slug":"gianni-ferracuti-il-duende-il-sacro-e-la-poesia-flamenco-e-avanguardia-nellestetica-di-federico-garcia-lorca-ebook","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/interculturalita.it\/gianni-ferracuti-il-duende-il-sacro-e-la-poesia-flamenco-e-avanguardia-nellestetica-di-federico-garcia-lorca-ebook\/","title":{"rendered":"Gianni Ferracuti: Il duende, il sacro e la poesia: flamenco e avanguardia nell’estetica di Federico Garc\u00eda Lorca – ebook"},"content":{"rendered":"

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Gianni Ferracuti<\/div>\n
Il duende, il sacro e la poesia:<\/div>\n
flamenco e avanguardia nell’estetica di Federico Garc\u00eda Lorca<\/div>\n
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In Juego y teor\u00eda del duende<\/em>, conferenza letta per la prima volta a Buenos Aires nel 1933, Garc\u00eda Lorca definisce una connessione, poi divenuta pressoch\u00e9 indissolubile, tra l\u2019autentica arte del flamenco (canto, ballo, e toque, ovvero esecuzione musicale) e una condizione emozionale dell\u2019artista che si realizza a seguito dell\u2019 \u201cirruzione del duende\u201d, cio\u00e8 una forma, tutta da precisare, di invasamento o enthousiasmos che ha somiglianze con l\u2019esperienza del dionisiaco. La critica si \u00e8 chiesta fino a che punto questa esperienza interiore del duende fosse effettivamente, al tempo di Garc\u00eda Lorca, una nozione comune nell\u2019ambiente del flamenco, o se invece non sia stato proprio lo stesso poeta a crearne il mito, magari sistematizzando e ampliando dei riferimenti occasionali a duendes presenti nella tradizione popolare andalusa.<\/div>\n
Scopo del presente studio \u00e8 analizzare come il poeta andaluso ci restituisce questa immagine del duende e tutto ci\u00f2 che essa contiene, in particolare come, partendo dall\u2019ambito del flamenco, egli delinei una completa teoria estetica d\u2019avanguardia contrapposta sia al classicismo sia alla tradizione barocca e romantica. Pi\u00f9 ancora, per le caratteristiche della sua concezione dell\u2019arte, il poeta deve affrontare l\u2019analisi della persona umana e ne mette in primo piano la fisicit\u00e0, la carne vivente, aperta verso l\u2019esterno al mondo reale e verso l\u2019interno a una interiorit\u00e0 personale che, nelle sue ultime propaggini, comunica con il divino, trovando in tale contatto la sua autenticit\u00e0 e la sua origine.<\/div>\n
I tre piani dell\u2019arte, della realt\u00e0 (che comprende la persona come un frammento dell\u2019esistente), del divino su cui tutto poggia, sono strettamente articolati e il loro punto di fusione \u00e8 espresso appunto dell\u2019immagine dell\u2019irruzione del duende: si vedr\u00e0 nell\u2019analisi che il duende non \u00e8 un\u2019entit\u00e0 estranea che si impossessa dell\u2019individuo, bens\u00ec al contrario, si tratta per la persona di ritrovare, con un\u2019esperienza vissuta, la pienezza della propria autenticit\u00e0 e, di conseguenza, l\u2019originalit\u00e0 della propria arte.<\/div>\n
In appendice al saggio viene riportata la traduzione commentata delle due conferenze di Garc\u00eda Lorca dedicate al flamenco: quella gi\u00e0 citata sul duende e El cante jondo, primitivo canto andaluz<\/em>, del 1922.<\/div>\n
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Disponibile online<\/a><\/div>\n
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