-
Gianni Ferracuti: Cansóse el cura de ver más libros…: Identità nascoste e negate nella letteratura spagnola dei secoli d’oro
“Cansóse el cura de ver más libros; y así, a carga cerrada, quiso que todos los demás se quemasen…”: Si stancò il curato di guardare altri libri e così, a scatola chiusa, volle che tutti gli altri si bruciassero… Così nel Don Chisciotte si conclude la scena del gran rogo dei libri del povero Cavaliere desideroso di avventure non previste nel manuale del perfetto inquisitore. Vero è che all’epoca l’inquisizione bruciava soprattutto cristiani, e questo è anche peggio. La Spagna unificata dai re cosiddetti cattolici trova la propria identità nella religione, dal momento che null’altro accomuna i regni di Castiglia e Aragona che il regal matrimonio fonde in un unico…
-
Gianni Ferracuti: Physis: L’origine e le differenze
Gianni Ferracuti: Physis: L’origine e le differenze Si tratta di un’indagine “sulla natura”, in ideale dialogo con la filosofia arcaica, le culture religiose, le tradizioni sapienziali, e il pensiero contemporaneo: Xavier Zubiri, José Ortega y Gasset, Giorgio Colli, Martin Heidegger, tra gli altri. Il libro è articolato in tre parti: – Dio e le religioni: sul problema filosofico della storia delle religioni in Zubiri – L’Arkhé e il suo divenire. Prima parte: La struttura dinamica della realtà – L’Arkhé e il suo divenire. Seconda parte: L’Arkhé ovvero la Physis Attraverso un realismo radicale, l’analisi del Tutto, la critica della nozione di essere e il superamento della frattura teoretica tra soggetto…
-
Xavier Zubiri: L’Essere soprannaturale: Dio e la deificazione nella teologia paolina – pdf gratuito
Xavier Zubiri: L’Essere soprannaturale: Dio e la deificazione nella teologia paolina Probabilmente il più bell’articolo scritto da Xavier Zubiri, tratto da Naturaleza, Historia, Dios. Scarica il pdf gratuito.
-
Julián Marías: Religione e sicurezza in Occidente (pdf gratuito)
«Questa vita che mi è data, perché sia mia debbo accettarla e prenderne possesso. Però sembra che potrei anche non accettarla; equi nasce il paradosso: non posso semplicemente «non accettare» la vita, ma dovrei «rifiutarla», dovrei far qualcosa in positivo per spossessarmene o esonerarmi da essa. Per vivere debbo far qualcosa in ogni istante, però anche per non vivere debbo far qualcosa, suicidarmi o lasciarmi morire. La vita è qualcosa che occorre prendere o lasciare, prendere in un modo o in un altro, un daffare non imposto, epperò proposto; debbo accettare la vita o rinunciare ad essa; però, non potendo rinunciare a ciò che non è mio, debbo primariamente farla…