-
Studi Interculturali 28 (2024)
Studi Interculturali 28 (2024) Rivista semestrale a cura del Centro di Studi Interculturali Mediterránea Dipartimento di Studi Umanistici Università di Trieste. Numero speciale: Pier Francesco Zarcone: Ontogenesi sociale delle categorie filosofiche (da Talete a Socrate) Atene: politica, democrazia, demagogia e “miti” inerenti «Comunque erano altri tempi, c’era un assetto dell’economia diverso da quello attuale, e non esistevano i mezzi di “disinformazione” di massa. Oggi un Crizia disposto a tollerare la persistenza di certi inutili e innocui ludi elettorali non avrebbe bisogno di grandi spargimenti di sangue: e infatti nel “mondo libero” (!) non ce ne sono. Qui l’oligarchia è restaurata alla grande sotto l’apparenza di regime democratico-liberale, dove l’oligarchia è…
-
Profilo di Ortega y Gasset
Profilo di Ortega y Gasset Gianni Ferracuti Filosofia e realtà Per comprendere adeguatamente l’opera di José Ortega y Gasset, occorre chiarire la prospettiva che guida il suo intervento nella cultura europea contemporanea. Ortega non volle essere un saggista brillante, né un osservatore di problemi politici, né un letterato o un divulgatore di temi filosofici, né un raffinato uomo di mondo. Fu anche tutto ciò ma all’interno di un impegno più ampio e profondamente sentito: l’impegno di essere prima di tutto e sopra tutto filosofo, solo filosofo, rigorosamente filosofo. In filosofia, il suo metodo fu l’osservazione, la contemplazione disinteressata di una realtà non manipolata, vista senza la lente deformante di…
-
Gianni Ferracuti: Physis: L’origine e le differenze
Gianni Ferracuti: Physis: L’origine e le differenze Si tratta di un’indagine “sulla natura”, in ideale dialogo con la filosofia arcaica, le culture religiose, le tradizioni sapienziali, e il pensiero contemporaneo: Xavier Zubiri, José Ortega y Gasset, Giorgio Colli, Martin Heidegger, tra gli altri. Il libro è articolato in tre parti: – Dio e le religioni: sul problema filosofico della storia delle religioni in Zubiri – L’Arkhé e il suo divenire. Prima parte: La struttura dinamica della realtà – L’Arkhé e il suo divenire. Seconda parte: L’Arkhé ovvero la Physis Attraverso un realismo radicale, l’analisi del Tutto, la critica della nozione di essere e il superamento della frattura teoretica tra soggetto…
-
Vie del sapere tra Oriente e Occidente
Gianni Ferracuti: Vie del sapere tra Oriente e Occidente: il tao, il logos, lo zen – ebook kindle Contenuto: – Il tao ovvero l’arkhé – Il tao del logos – In prtincipio – L’illusione della cavallinità – Percorsi costruttivi antagonisti – Untitled (ma con rispetto) – Zen della gamba rotta L’apparente forza logica dell’idea secondo cui l’essere è, e non può non essere (questa è la sostanza del discorso, anche se la formula usata da Parmenide è un po’ più complessa), cade osservando che il termine che traduciamo con essere, to on, viene usato nel significato linguistico che gli appartiene secondo la grammatica greca, ma dopo che lo si è tolto dalle condizioni che…
-
Gianni Ferracuti: Giorgio Colli: La sapienza folgorante
Gianni Ferracuti Giorgio Colli: La sapienza folgorante Giorgio Colli è stato uno dei più straordinariamente eretici e originali filosofi italiani, ben radicato nelle correnti di pensiero più all’avanguardia. La sua opera è aperta all’indagine sull’origine (arkhé) del reale e a una metafisica sapienziale che tende a superare i limiti del razionalismo e delle filosofie sistematiche dell’Ottocento. Tuttavia questo non implica l’abbandono di un pensiero rigoroso e la sostituzione del rigore intellettuale con affermazioni arbitrarie e personali. A sua volta, “La sapienza folgorante” è uno dei più originali studi sul pensiero di Colli, realizzato da un autore particolarmente attento al tema dell’arkhé e della sapienza. Gianni Ferracuti, docente di Letteratura spagnola…
-
Gianni Ferracuti: Lo Sciamano e il Pensatore e altri scritti coevi (Arkhé, 1)
Gianni Ferracuti Lo Sciamano e il Pensatore (Arkhé, 1) «Se il divino, paradossalmente, si rivela attraverso il mondo, quest’ultimo può esser vi-sto secondo due diverse prospettive: a) ciò che le cose sono fisicamente; b) ciò che esse si-gnificano in quanto ierofanie. L’uomo arcaico si è occupato della seconda prospettiva. Se la divinità può manifestarsi attraverso il mondo sensibile, questo, allora, non può essere radicalmente altro dalla divinità. Come minimo è necessario che esso sia assoggettato al potere del divino. più specificamente, nella mentalità arcaica e mitica, il mondo «è», formal-mente, un potere del divino. Così l’uomo non si preoccupa di ciò che l’oggetto è secondo la prospettiva scientifico-razionale, non perché…