La “realtà” è una costruzione culturale, un abito che ci hanno messo addosso senza che noi lo avessimo chiesto e che muta il nostro aspetto, il nostro personaggio, riforma il nostro Io, senza il nostro consenso. La “realtà” considerata come un termine di massiccia oggettività cui adeguarsi è una metafora dell’addomesticamento con il quale abbiamo tradito l’amore, spacciandolo per esso. Infine la realtà imprigiona, sottrarsi ad essa è ampliare gli spazi, potenziare la prospettiva, tentare l’azzardo. Il nichilismo è ricusazione del reale, rigetto del suo statuto ontologico, della sua massiccia e, insieme, opaca vigenza. Apparentemente e almeno in prima battuta, il nichilismo è una sconfitta dell’Io, un’erranza. Ma in realtà questa “diminuzione dell’Io” che sacrifica la realtà e con essa tanta parte dell’esperienza è un inizio felice. “Il nichilismo è una realtà interiore, cioè una volontà di mettersi in cammino nella direzione dell’interpretazione estetica; in esso finisce il risultato e la possibilità della storia. In questa direzione punta quella frase di ‘Illusioni perdute’: “Una parola pesa più di una vittoria” (Sul tema storia, cit.).

Scarica il pdf gratuito

Scarica l’epub gratuito

 

Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Ads Blocker Detected!!!

We have detected that you are using extensions to block ads. Please support us by disabling these ads blocker.