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Gianni Ferracuti: José Ortega y Gasset: La libertà inevitabile e l’assente presenza del divino

Dettagliata esposizione del pensiero di José Ortega y Gasset nella prospettiva della metafisica della vita umana, della storia e della filosofia della cultura.

A partire dall’intuizione di un nuovo realismo, capace di superare i limiti della fenomenologia, Ortega indaga la vita umana facendone il punto di partenza al tempo stesso reale e teorico della conoscenza; ne analizza i diversi aspetti, dall’esistenza personale alla dimensione storica a quella comunitaria, fino a metterne a nudo le radici ultime, che affondano in una dimensione “extra-naturale” e tuttavia perfettamente reale.

Pensatore di enorme profondità, Ortega ha anticipato nel primi decenni del Novecento i principali temi della filosofia del XX secolo: non solo il pensiero post-fenomenologico o l’analitica esistenziale sviluppata da Heidegger, ma anche la critica alla modernità ottocentesca, senza però cadere nell’ambigua nozione di post-modernità (Lyotard) o nell’equivoco “pensiero debole”.

Al contrario, la demolizione critica della modernità borghese ha in Ortega, come controparte, un pensiero originale, forte, capace di dare una solida base alla riflessione e fornire sicuri orientamenti per la vita quotidiana.