Gianni Ferracuti: Don Chisciotte e l’islam
Gianni Ferracuti
Don Chisciotte e l’islam
«Don Chisciotte e l’Islam (il gran mondo del teatro e alcune buone ragioni per cui il saggio governante dovrebbe eliminare i comici)»: ecco un Don Chisciotte irriverente, politicamente scorretto, liberato da curati, barbieri, duchi e bravuomini, una rilettura originale del capolavoro di Cervantes, benché totalmente aderente al testo e alla realtà storica dell’epoca.
Attraverso un’analisi che illumina non pochi ambiti del testo finora rimasti oscuri, l’Autore ha saputo ricreare la Spagna del Seicento e i suoi conflitti, primo tra tutti lo scontro religioso e razziale tra cattolicesimo e islam.
In una Spagna lacerata, e in buona misura meschina, Don Chisciotte, che era partito illudendosi di essere il restauratore dell’ideale cavalleresco, si ritrova ad essere un sovversivo, incapace di cadere nel fanatismo e nell’apparente buon senso dei suoi compaesani, finendo lui, che è pazzo, ad essere l’unico saggio in un mondo di allucinati.
Gianni Ferracuti è docente di Letteratura Spagnola all’università di Trieste ed è specializzato in studi sulla letteratura del “siglo de oro”, sul modernismo e sull’opera di José Ortega y Gasset.